Articolo a cura di Carla Tomasini
Di solito scrivo a proposito di come favorire l’allattamento, di come difenderlo dai luoghi comuni e di come realizzare l’allattamento a termine naturale. Però è giusto parlare anche di quando e come smettere di allattare, perché questo momento prima o poi arriva per tutte.
Nella pratica clinica di ogni giorno ho a che fare con una generazione di mamme consapevoli che desiderano allattare al seno, riprendersi i propri spazi e proseguire l’allattamento al seno anche quando ricominciano il lavoro. Una madre che allatta al seno dopo aver svezzato il proprio figlio, può cominciare a chiedersi quando è il momento di smettere.
Spesso quando le mamme mi fanno questa domanda in ambulatorio provano una sorta di vergogna. Ma aver difeso a spada tratta il proprio allattamento al seno da parenti, amici e qualche volta anche da pediatri retrò non significa automaticamente che smettere di allattare diventi un tabù e che la madri debbano vivere sensi di colpa parlando del momento dell’addio all’allattamento seno.
Affrontiamo questo argomento senza tabù.
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